Franco Di Mare ha incontrato gli studenti per parlare di “Il cecchino e la bambina” (Rizzoli) un servizio fatto a Sarajevo nell’ormai lontano 1992. È solo il primo dei suoi tanti ricordi di inviato nelle zone calde del pianeta, dall’Iraq al Kosovo, dal Libano al Ruanda, dall’Algeria all’Afghanistan, passando per la Somalia e il Mozambico. Sono storie commoventi come quella del mangiafuoco di Kabul che allieta i bambini dell’orfanotrofio, scenari terrificanti (una valle dell’Eritrea disseminata di cadaveri, una donna croata scopre che il marito la tradisce nel peggiore dei modi, passando dalla parte dei carnefici).