Venerdì 30 maggio 2014 alle 10 alla Biblioteca comunale (piazza Casa Professa) Aldo Cazzullo ha incontrato gli studenti del liceo scientifico Benedetto Croce per parlare del suo romanzo “Basta piangere” (Edizioni Mondadori). Ha moderato la giornalista Adriana Falsone.
"Non ho nessuna nostalgia del tempo perduto. Non era meglio allora. È meglio adesso. L'Italia in cui siamo cresciuti era più povera, più inquinata, più violenta, più maschilista di quella di oggi. C'erano nubi tossiche come a Seveso, il terrorismo, i sequestri. Era un Paese più semplice, senza tv a colori, computer, videogiochi. Però il futuro non era un problema; era un'opportunità". Aldo Cazzullo ha risposto alle domande dei ragazzi: il futuro, la crisi, il percorso professionale da intraprendere. La generazione dei ragazzi di oggi a confronto con quella dei nonni "che non hanno trovato tutto facile; anzi, hanno superato prove che oggi non riusciamo neanche a immaginare. Hanno combattuto guerre, abbattuto dittature, ricostruito macerie. Hanno fatto di ogni piccola gioia un'assoluta felicità anche per conto dei commilitoni caduti nelle trincee di ghiaccio o nel deserto. Mia bisnonna sposò un uomo che non aveva mai visto: non era la persona giusta con cui lamentarmi per le prime pene d'amore. Mio nonno fece la Grande Guerra e vide i suoi amici morire di tifo: non potevo lamentarmi con lui per il morbillo. L'altro nonno da bambino faceva a piedi 15 chilometri per andare al lavoro perché non aveva i soldi per la corriera: come lamentarmi se non mi compravano il motorino?". I nati negli anni Sessanta non hanno vissuto la guerra e la fame; ma sapevano che c'erano state. Hanno assorbito l'energia di un Paese che andava verso il più anziché verso il meno. Hanno letto il libro Cuore, i romanzi di Salgari, Pinocchio, i classici. Non hanno avuto le opportunità dell'era digitale.
Aldo Cazzullo (Alba, 1966), editorialista del "Corriere della Sera". È autore di numerosi saggi tra cui I ragazzi di Via Po (Mondadori, 1997) , L'Italia de noialtri. Come siamo diventati tutti meridionali (Mondadori, 2009) e Viva l'Italia (Mondadori, 2010), da cui è stato tratto uno spettacolo teatrale, libro insignito del Premio Nazionale ANPI "Renato Benedetto Fabrizi" 2011.